Maurizio F.
Martedì 29 Gennaio 2008

Sono un appassionato di teatro e mi piace addentrarmi nei piccoli teatri di provincia un pò per curiosità un pò perché in certi ambienti si sente in modo più "completo" e "vicino" l'emozione che ogni gesto, ogni frase, ogni sguardo donato dagli attori al pubblico trasmette. Ho visto tante rappresentazioni di vario genere e per ogni tipologia di spettatori, la stessa "Natale in casa Cupiello" più volte e anche in lingua, eseguita da compagnie partenopee. Sabato sera però,

l'emozione è stata grande, mi è sembrato, in alcuni momenti, di essere di fronte ad attori di consumata esperienza, dal protagonista padronissimo della scena e "toccante" in alcune sue espressioni molto vicine al grande Eduardo, alla moglie, al figlio, fino all'ultimo attore, ultimo solo in ordine alla sceneggiatura s'intende.
Bravo il regista che ha saputo integrare con tanta armonia due mondi così diversi che si sono fusi splendidamente.
Bravi e complimenti vivissimi. Mi capita spesso di