Recensione dello spettacolo di Arcadia
Uno strano albergo del 18 gennaio 2014 al teatro Ca Balbi (VI)
Complimenti per lo spettacolo, per il passato mi sembra di averti scritto un’altra volta, non ricordo se con riserve o meno, ma poco importa, quel che conta è che lo faccio solo quando ne vale la pena, sia nell’encomio (come in questo caso) che nello sprone al miglioramento (come forse scrissi a suo tempo... boh, ho un ricordo sbiadito, sai, gli anni passano anche per me!)ma veniamo a ieri sera: innanzitutto ottima la regìa, traspare chiaramente la tua impronta sull’intera vicenda, ogni cosa a suo posto, buon intuito, buone idee, in un’ottica teatrale ragguardevole; m’interessano meno le gags (peraltro tutte di grande effetto) perchè il facile apprezzamento commisurato alle risate in sala è un po’ troppo riduttivo; una valutazione più pertinente guarda al ritmo (ieri sempre elevato), alla presenza scenica (molto buona) e al buon livello di recitazione (anche qui, complimenti, il lavoro, quasi sempre, paga), aspetti che fanno la differenza; certo, in questo sei aiutato da capacità e buona volontà degli attori (che, visti ieri sera, potrei chiamare artisti ... l’attore recita, il cantante canta, lo strumentista suona, il ballerino balla, anche bravi, ma l’essere artisti e tutt’altra cosa!
e lo si è quando si capta che è annullata la distanza tra palco e platea, come ieri!; certo, si può sbagliare, siamo umani anche sul palco (guai fossimo robot perfetti!), però adrenalina, esperienza e comunicatività annullano anche piccole sbavature (che, peraltro, solo un’occhio esperto può notare, anche non conoscendo il copione); ah, riguardo la passerella finale, pur di straordinario impatto, posso chiederti il significato delle maschere? (scusa il mio scarso intuito...) Complimenti a TUTTI (a qualcuno li ho fatti personalmente all’uscita), evito di dilungarmi su qualche menzione di merito (sai perfettamente a chi mi riferisco, ma sarebbe ingiusto verso l’intero cast, un cast equilibratissimo, in tutti i ruoli, di livello medio-alto dove nessuno a sovrastare e nessuno a soccombere); tuttavia, concedimi un paio di divagazioni: posso complimentarmi con tua figlia? molto migliorata rispetto a 4-5 anni fa ..., fin da Esmeralda si vedeva l’amore per le tavole del palcoscenico, credo sia estroversa e istintiva (se sbaglio, chiedo venia, in palco dà questa impressione), aveva bisogno di “contenersi” (teatralmente) e ora è miglioratissima, specie nell’espressività.
Debora Frigo: la cito perchè la conosco, spesso mi chiedeva un
consiglio per frequentare una compagnia buona e migliorarsi (anche qui
amore per il teatro); mi sfuggiva il TUO contatto (scusa!), però,
quando m’ha detto di Arcadia ho subito approvato entusiasticamente,
“vedrai che è l’ambiente giusto per te, sei in buone mani!”; beh, so
che veniva da esperienze di poco conto e per questo mi ha sorpreso,
proprio per il suo interventino verso fine spettacolo, un piccolo
inciso ma tutto “suo”, vale a dire ... quelle occasioni scabrose dove
fai il comprimario per 2 ore e ad un tratto devi misurati con un inciso
protagonista: mica è facile, se cadi sei fritto, non hai prove
d’appello! quindi, bravissima (peccato che gli impegni di lavoro la
penalizzino, con te avrebbe buoni margini di miglioramento).
ti saluto alla grande, augurando tante soddisfazioni future a te e
Arcadia tutta!
alla prossima e con stima
Pier Zordan
(direttore artistico del teatro CaBalbi)
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